Per promuovere il coinvolgimento di bambinebambini e adolescenti nel miglioramento dell’assistenza sanitaria, quattro ospedali pediatrici europei (Children’s University Hospital in LettoniaAzienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze in ItaliaNew Children’s Hospital in FinlandiaErasmus Mc Sophia Children’s Hospital nei Paesi Bassi) in collaborazione con l’ateneo italiano Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che fa da coordinatore, e Unicef Italia, hanno lanciato “VoiCEs” (acronimo di “Value of including the Children Experience for improving their rightS during hospitalization”), progetto unico al mondo co-finanziato dalla Commissione Europea. Nell’ambito di questo progetto, da agosto 2022 sarà chiesto alle bambine, ai bambini e agli adolescenti di fornire un riscontro sui servizi ricevuti e sulla loro esperienza in ospedale. I risultati ottenuti saranno analizzati e utilizzati per rendere l’esperienza di ospedalizzazione delle bambine, dei bambini e degli adolescenti la più positiva possibile, sia a livello locale sia internazionale.

 Rafforzare il diritto delle bambine, dei bambini e degli adolescenti a essere ascoltati. Il progetto mira a rafforzare il diritto delle bambine, dei bambini e degli adolescenti a essere ascoltati, promuovendo il loro coinvolgimento nella valutazione e nel miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria negli ospedali pediatrici. Per raggiungere questo obiettivo, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in particolare all’interno del Laboratorio MeS Management e Sanità dell’Istituto di Management, coordinerà le attività per realizzare un’indagine sull’esperienza dei pazienti pediatrici in ospedale, e rendere disponibile una piattaforma dati per confrontare i risultati di esperienza di almeno 16mila bambine, bambini e adolescenti nei quattro ospedali pediatrici. E, come mostra l’esperienza mondiale con gli adulti, il coinvolgimento dei pazienti nell’esperienza ospedaliera significa anche ottenere migliori risultati nei trattamenti. Il progetto prevede, inoltre, il disegno di uno strumento innovativo per raccogliere il punto di vista dei pazienti pediatrici in modo ludico e originale, per garantire un coinvolgimento diretto nell’esprimere il loro punto di vista in maniera adeguata all’età.

 Assistenza centrata sulla persona. La partecipazione al progetto è un altro modo per gli ospedali pediatrici di promuovere l’assistenza centrata sulla persona, che non soltanto permette di fornire ai pazienti servizi sanitari di qualità, ma anche di promuovere il coinvolgimento delle bambine, dei bambini, degli adolescenti e dei loro genitori nel processo per rendere la loro esperienza, all’interno della struttura sanitaria, la migliore possibile. Il progetto aumenterà inoltre la consapevolezza tra il personale ospedaliero pediatrico e le altre componenti interessate dell’importanza di ascoltare le voci di bambine, bambini e adolescenti come pazienti, contribuendo al miglioramento dei servizi sanitari e dell’esperienza ospedaliera in tutto il mondo.

“La Scuola Superiore Sant’Anna è lieta di mettere la sua esperienza, maturata a livello internazionale nelle indagini ‘PREMs’ (acronimo di ‘Patient-Reported Experience Measures’) per pazienti adulti, al servizio delle bambine, dei bambini e degli adolescenti, con lo scopo comune di identificare strumenti nuovi e innovativi che permettano il loro coinvolgimento diretto nel migliorare l’esperienza all’interno della struttura sanitaria”, commenta Milena Vainieri, docente che coordina il Laboratorio Mes Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coinvolto nel nuovo progetto europeo.

Identificare le opportunità e imparare gli uni dagli altri. Tutti e quattro gli ospedali partecipanti potranno confrontare i dati ottenuti durante il progetto, per valutare i punti di forza di ciascun ospedale, identificare nuove opportunità di sviluppo e imparare gli uni dagli altri. La raccolta delle esperienze di bambine, bambini e adolescenti negli ospedali pediatrici inizierà ad agosto 2022.

Il target di “VoiCEs”. Bambine, bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni sono il target degli strumenti di partecipazione al centro del progetto, da adattare alle diverse fasce di età. Ad esempio, i genitori saranno chiamati a compilare un questionario per chi non può ancora leggere, mentre chi ha già imparato a leggere e gli adolescenti potranno rispondere alle domande in maniera diretta, anche con l’uso di strumenti di coinvolgimento innovativi.

Quando sarà inviato il questionario e come rispondere. Durante il ricovero nell’ospedale pediatrico, il paziente e i suoi familiari saranno informati e coinvolti nell’indagine e sarà loro inviato un link via e-mail o Sms. Il questionario web potrà essere aperto e compilato utilizzando un computer, un tablet o uno smartphone e resterà disponibile per 30 giorni. Dopo aver iniziato a rispondere alle domande, è possibile salvare l’avanzamento e continuare in un secondo momento. Lo strumento innovativo, invece, prevederà una compilazione direttamente durante il ricovero, mediante giochi o applicazioni mobile. Le domande riguarderanno l’esperienza delle bambine, dei bambini e degli adolescenti in ospedale, dal processo di ricovero alla dimissione. I risultati saranno resi disponibili in tempo reale per il personale ospedaliero, consentendo di determinare sia obiettivi rilevanti a breve termine sia miglioramenti da pianificare a lungo termine.

Risultati a livello europeo e nazionale. Nel progetto sono coinvolti anche l’European Children’s Hospital Organization (ECHO), l’Associazione Italiana degli Ospedali Pediatrici (AOPI) e il Picker Institute di Oxford, che collaborano a livello scientifico e promuoveranno la comunicazione dei risultati del progetto a livello europeo e nazionale.


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